lunedì 27 febbraio 2017

GODETEVI LA CORSA

 
di Irvine Welsh
2015
 
Spassoso, irriverente, inverosimile, sboccato e maschilista: ecco come si potrebbe, a mio avviso, descrivere questo romanzo di Irvine Welsh. Se, come me, siete fan sfegatati del Welsh più “tradizionale” fatto di sesso, droga, calcio e bevute in quel di Edimburgo – ovvero quello dei tempi di Trainspotting (1993), Colla (2001) e Porno (2002) – dovete assolutamente leggere Godetevi la corsa.
Va da sé che per apprezzare questo libro dovete stare al gioco, calarvi nella mente dei protagonisti e non scandalizzarvi del loro linguaggio o di quanto siano socialmente inaccettabili alcuni comportamenti. Se pensare che incesto e necrofilia siano troppo, allora non vi conviene andare oltre la prima metà del libro (ma credo che in quel caso, avrete già chiuso il libro al primo capitolo!). Ma questo è Welsh: prendere o lasciare.
Protagonista indiscusso della storia è Gas Terry Lawson, tassista riccioluto dalla superba prestanza sessuale, il cui scopo nella vita è quello di godere – e far godere le donne – al massimo, libero da qualsiasi responsabilità, compresi i vari figli sparsi che ha in città.
Nel tempo libero Terry, che i lettori di Welsh hanno già incontrato in Colla e Porno, si dedica a recitare nei film a luci rosse di Sick Boy (altra vecchia conoscenza dai tempi di Trainspotting).
Sembra che la vita di Terry sia perfetta: donne a volontà, un lavoro che gli permette di togliersi tutti gli sfizi (droga compreso) e il rispetto di tutti in città. Eppure non tutto fila liscio: il buon Terry ha un padre in fin di vita e che odia e, a sua volta, è odiato dai suoi figli poiché è sempre stato assente.
La sua vita è destinata a prendere una piega decisamente diversa quando riceverà una brutta notizia dai medici. Sull'orlo della disperazione, Terry proverà in tutti i modi a risollevarsi occupandosi del gracile quanto “superdotato” Jonty, un giovane uomo un po' duro di comprendonio che ricorda moltissimo Spud di Trainspotting. Il ragazzo vive con una sorta di ninfomane, tale Jinty, che lavora in una casa chiusa in città e di cui egli ignora il mestiere che fa.
In tutto questo, Terry si divide tra visite mediche, corse in taxi e un incarico speciale, ovvero fare da autista a un ricchissimo americano giunto a Edimburgo per un importante affare: recuperare alcune bottiglie di whisky, il più costoso al mondo.
Terry, che dovrebbe evitare in qualsiasi modo ogni situazione di stress, si troverà invece coinvolto nella sparizione di Jinty, in risse da pub, in un torneo di golf e nella sparizione di una delle preziose bottiglie di whisky, senza contare il fatto che ogni donna di Edimburgo lo cerca per avere da lui qualche ora di piacere.
In una Edimburgo di bevitori, sussidi statali, abusi sessuali e violenza domestica Irvine Welsh ci trascina nel mondo senza controllo e limiti di Terry, mostrandoci l'involuzione di un uomo prima osannato da donne e colleghi e in seguito sull'orlo del baratro.
E, tuttavia, i fedeli lettori di Welsh sanno bene che a tutti i suoi personaggi è sempre concessa una seconda possibilità: Terry avrà modo di uscire dalla sua crisi esistenziale con un colpo di scena finale (nulla che non si sia già visto nella letteratura, ma assolutamente pertinente ai toni inverosimili dell'intera vicenda) e per Jonty ci sarà un nuovo inizio affidato alle “cure” di Sick Boy.
Welsh lancia comunque un messaggio di condanna – nemmeno troppo nascosto tra le righe delle pagine – alla società consumistica americana e alle follie che i ricchi sono disposti a compiere per soddisfare i loro capricci.
Le vicende sono talmente assurde e i personaggi così esagerati che non si riesce a scollarsi dalla lettura. Romanzo promosso a pieni voti.

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